domenica 4 ottobre 2009

Canadiens Mantova: Con Città di Castello la vittoria della determinazione

Successo al tie-break in rimonta per il sestetto virgiliano

Cresce bene la Canadiens del rinnovamento. Rimonta e vince al tie-break il primo appuntamento casalingo stagionale, festeggiando degnamente, dopo quasi due anni di esilio, il ritorno in un PalaBam ancora semideserto. Di fronte un Città di Castello tutt'altro che arrendevole ma a prevalere alla distanza sono state la freschezza e l'entusiasmo del sestetto mantovano. Almeno tre le ferme certezze di cui coach Totire può rallegrarsi: aver confermato in estate i 'senatori' giusti, aver pescato bene nei settori giovanili di A1 ed il fatto che questa squadra, già competitiva, abbia ampi margini di miglioramento. Il 'cappotto' di Roma è sceso oltre le spalle. Non che la versione casalinga della Canadiens abbia brillato in continuità ma un 3-0 non avrebbe magari evidenziato le stesse carattiristiche di combattività. Totire conferma il sestetto annunciato, più Tognazzoni in seconda linea; idem fa il tecnico Radici sul versante ospite. L'uscita dai blocchi del Top Team è decisamente incoraggiante e l'allungo va concretizzandosi grazie a Barbareschi (13-11) e Leonardi, che stoppa l'aitante Di Manno (16-13). Eletto al termine 'man of the match' l'opposto virgiliano Antonov comincia a macinare punti (saranno ben 31 colpi vincenti dopo due ore di battaglia): è suo il pallonetto che vale il 19-16, coadiuvato al meglio da Miraglia (20-17), il brasiliano scovato con lungimiranza da Totire e caldeggiato in estate ai dirigenti della Canadiens. Da 20-19 Mantova allunga con un filotto di punti (due ace di Miraglia) e chiude in un battito di ciglia (25-19). Si riparte ed è subito tutt'altra musica: la Gherardi regola la ricezione e domina il secondo parziale: con un Rosalba infallibile transita da 6-2 a 8-4, poi 16-9 e 21-13, per sigillare il set sul conclusivo 25-18. Un'ora di gioco in archivio convince Totire che è il momento di puntare al centro sul giovane Rossi, forte della sua intercambiabilità con Leonardi. L'ex Cuneo non tradisce, malgrado Città di Castello, sulla spinta dell'entusiasmo, si aggiudichi il terzo per 25-22, dopo il sostanziale equilibrio sino al 16 pari. Il bulgaro Stoyanov s'inabissa, l'intensità del gioco del Top Team cresce: il quarto non è quasi mai in discussione, con un Antonov stratosferico e Benito che sostiene le fondamenta della ricezione, insieme a Tognazzoni. Con un convincente 25-21 si va al quinto. Dove ci sarà solo la Canadiens, con la faccia sorridente dei suoi ragazzini terribili e l'esperienza dei 'grandi'. Tutto funziona per il verso giusto in un 15-10 che esalta quello spirito di squadra che è il grande merito di coach Totire.

 
CANADIENS MANTOVA-CITTA' DI CASTELLO 3-2
(25-19, 18-25, 22-25, 25-21, 15-10)
CANADIENS MANTOVA: Sbrolla, Antonov 31, Miraglia 20, Leonardi 4, Barbareschi 13, Benito 8, Tognazzoni (L), Jacobsen, Rossi 7, Frosini. N.e. Botto e Cavalieri. All. Totire.
GHERARDI TRATOS CITTA' DI CASTELLO: Orduna 2, Di Manno 22, Bortolozzo 12, Braga 7, Stoyanov 9, Rosalba 21, Romiti (L), Lipparini 1, Marini, Foni. N.e. Ceccarelli e Marino. All. Radici.
ARBITRI: Montanari di Lugo di Romagna e Contini di Rovigo.
NOTE  - Spettatori 500 circa. Durata set 25'25'25'27'15', tot. 1h 57'. Battute sbagliate Mantova 13, Città di Castello 13, ace 5-1, muri punto 16-12.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova

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