venerdì 7 novembre 2008

Canadiens, la promessa di Nemec


Dalla Gazzetta di Mantova del 7/11/08


Lo slovacco: abbiamo un gruppo forte, centreremo i playoff


MANTOVA. La forza di risollevarsi, la volontà e la speranza di continuare a progredire. Tra gli stati d’animo che hanno accompagnato il Canadiens nel ritorno ad assaporare il dolce umore del successo, domenica a Città di Castello, affiora qualcosa di concreto, quasi matematico.

Da convalescenti che erano, i virgiliani sono sulla strada della completa guarigione, non solo perché le vittorie fanno morale ma perché queste arrivano soltanto quando gli atleti stanno fisicamente bene. Alla vigilia del tour de force che vedrà il Top Team scendere in campo tre volte in soli otto giorni (dopodomani al PalaSigla.com con Roma, mercoledì sera a Crema, di nuovo alle 20.30 di domenica 16 in diretta tv al Boschetto con Bologna) i tasselli del pregiato mosaico virgiliano stanno finalmente tornando al loro posto.

«Facciamo gli scongiuri perché gli infortuni, il mio e quello dei miei compagni in questo avvio di stagione siano solo un brutto ricordo cha va allontenandosi sempre più» incrocia le dita lo schiacciatore Giorgio Barbareschi. Che aggiunge: «Per quanto mi riguarda non posso affermare che la piena efficienza del ginocchio sia stata raggiunta ma va molto meglio che qualche tempo fa. Siamo in crescita e ci faremo apprezzare, a partire dalla sfida con Roma, squadra di qualità nel bel mezzo di un periodo negativo a causa, guarda un po’, proprio degli infortuni». L’aspetto mentale, secondo Barbareschi, è di primaria importanza: «Aver vinto in Umbria equivale ad aver ritrovato morale e serenità, dopo una striscia di tre risultati negativi. Con le sconfitte era affiorato un po’ di nervosismo, mancava forse la fiducia di saper fare ciò che era nelle nostre corde. I tre punti di Città di Castello hanno riportato nel gruppo allegria e voglia di arrivare per primi in palestra ad allenarsi».

Una dedica spontanea è per coach e società: «Nonostante il brutto momento la fiducia del tecnico e dei dirigenti che seguono con passione ogni nostro passo, ogni esigenze, non è mai venuta meno. Dal canto nostro abbiamo mantenuto la calma nei momenti difficili e ritrovato qualità. Ora spetta a noi giocatori non seppellire nuovamente queste doti, magari bucando la partita con Roma». Telegrafico il centrale slovacco Richard Nemec: «Credevo che l’A2 fosse più facile. Ma abbiamo una squadra forte e centreremo i playoff. Non chiedetemi però un pronostico per domenica. Non li faccio mai».

Gian Paolo Grossi