domenica 8 febbraio 2009

Lo Steelcover recrimina

CURTATONE. Un set vinto contro la capolista per ritrovare lo spirito giusto e la consapevolezza di esserci. Ma quel set non basta, il rammarico è forte, perché lo Steelcover avrebbe meritato almeno un punto. Ha avuto l’occasione di andare al tie-break (24-21 nel quarto), ma non l’ha colta. Se ricezione e fase punto funzionano abbastanza bene, l’Op ha dimostrato di saper esprimere un gioco discreto. Così è stato dal terzo set: la partita è diventata piacevole e Verona ha preso un po’ paura. In regia e fuori mano coach Ferrari schiera Orlandi e Migliavacca. Nel primo set l’equilibrio si rompe sul 5-5. Accorciano Zanichelli (10-12) e Magri (11-13), ma sull’attacco out e sui due ace di Ambrosini (11-17) di fatto si chiude il set. Le fast delle veronesi continuano ad andare a segno indisturbate e Maran sigla a muro il 13-22 e in attacco il 14-24. Magri annulla il terzo set-ball (i primi due auto-annullati dal Verona), poi Fondriest chiude. In avvio di secondo parziale lo Steelcover difende bene, riceve discretamente e conduce 8-5 sfruttando un po’ di più il centro. Però sul 10-9 un ace e un muro subiti significano sorpasso con allungo sull’11-16. L’Op fa fatica a realizzare un punto, mentre le ospiti volano con Advic e con due bande da categoria superiore. L’ultimo punto mantovano è firmato da Migliavacca (17-22). Nel terzo set lo Steelcover tocca di più a muro e riesce a giocarsela. Approfittando di una fase a vuoto del Verona, da 7-6 si va 12-6 con in mezzo due ace di Peruffo. Zanichelli mantiene il distacco e Migliavacca marca il massimo vantaggio (18-10). Le venete accorciano 18-14, ma il muro e l’attacco di Magri e l’ace di Orlandi valgono il 22-14. La ricezione tiene. Al 23-18 si sospira ancora (quando non si è più abituati a vincere, sul finale di set si può perdere determinazione), ma Speltoni e Zanichelli suggellano. Verona accusa lieve stanchezza e spedisce spesso out, però l’allenatrice non effettua cambi. Con due muri lo Steelcover aggancia, balza 13-12, comincia a crederci e l’atteggiamento conta tanto. Un altro block di Peruffo determina il 16-13, ma le scaligere non mollano e con Advic acciuffano la parità a 18. Sul muro di Peruffo (22-20) Verona comincia ad aver paura e ha ragione, anche perché calarsi nella lotta quando si pensava di fare una passeggiata è difficile. Il pallonetto di Peruffo regala il set-ball, ma un muro, un altro che si poteva coprire e due schiacciate out offrono il primo match-ball al Verona. Magri si riscatta (25-25), ma alla terza occasione le ospiti hanno la meglio. Peccato.
STEELCOVER 1 VERONA 3
(17-25, 17-25, 25-22, 26-28)
STEELCOVER: Boni (L), Magri 15, Nicoli, Speltoni 11, Zanichelli 7, Rizzi 1, Peruffo 11, Migliavacca 12, Orlandi 3. N.e.: De Vincenti, Perroni, Bonizzi. All. Ferrari-Zanoni.
A&P OLIVIERI VERONA: Maran 17, Cristanelli 16, Avdic 19, Lo Sapio (L), Galtarossa 4, Ambrosini 13, Fondriest 8, Marcone. N.e.: Bonomi, Turri, Baschera (L). All. Pillitu-Tranghese.
ARBITRI: Prandini (Pc) e Perotta (Ap).
NOTE durata set 21’, 23’, 27’, 31’. Aces: Op 6, Verona 10. Battute sbagliate: 10-10. Muri: 7-15.
Benedetta Montagnoli - Volley mantovano